Net Digital LP
MARCO LUCCHI
kosmische
Tracks:
- Kosmische
- Il Giardino di tutte le Delizie
Release Date: October 3, 2016
Total running time: 1h / 11m / 32s
Catalogue: BN_LP019_10_16
License: CC BY-NC-ND 4.0
(159 Mb)
(Pdf 343 Kb)
Pre-listening Track
"kosmische is the name of the new album by Marco Lucchi, an artist who likes to call himself "a cosmic messenger". Dilated sounds that cancel the perception of space and time, transporting the listener in dimensions where nature transforms the shapes and colors, making them equally circumscribed in an area beyond the forest where a law of silence is not written, to which everyone is ready sadly to respect blindly without question. black spots bring out ample shaded areas where the distance is preparing to cash and epidermal emerging areas of light, reminiscent of faded pictures belonging to a now distant time, almost forgotten. This is much more is contained in "kosmische", a seemingly synthetic hard but born of sound research of enlarged synth and never dull, born of an original composition made with keyboards, the true artist's tool that makes use of a recorder or recording software. Two lapping psychedelic songs dedicated to Florian Flicke, composer and leader of the German band Popol Vuh, who passed away on December 29, 2001. An album that embraces flavors far beyond the boundaries of objective reality seeming to give space to the long wait a future in becoming. The artist expressed himself as follows about the genesis of his work: "I was made for loving and making recorded music. Generally I compose music starting from the sound of keyboards, but my real instrument is the recorder, or recording software", also highlighting how strong the power of music. I trust always in the evocative power of music and Orphic, in its ability to redelivering more real worlds and the most righteous, most beautiful, the kind you usually live."
“kosmische” è il nome del nuovo album di Marco Lucchi, un artista che ama definirsi “un corriere cosmico”. Suoni dilatati che annullano la percezione spazio-temporale, trasportando l’ascoltatore in dimensioni dove la natura trasforma le forme e i colori, rendendoli uniformemente circoscritti in un’area dove oltre il bosco vige una legge del silenzio non scritta, verso la quale tutti sono pronti mestamente a rispettare ad occhi chiusi senza obiettare. Macchie nere fanno emergere ampie zone d’ombra in cui da lontano si apprestano ad emergere liquide ed epidermiche zone di luce, che ricordano fotografie sbiadite appartenenti ad un tempo ormai lontano, quasi dimenticato. Questo è molto altro si racchiude in “kosmische”, un disco apparentemente sintetico ma nato dalla ricerca sonora dei synth dilatati e mai banali, che nascono da un’originaria composizione fatta con tastiere, il vero strumento dell’artista che fa uso di un registratore o software di registrazione. Due brani di sciabordante psichedelica dedicati al compianto Florian Flicke, compositore e leader della band tedesca Popol Vuh, venuto a mancare il 29 dicembre del 2001. Un disco che abbraccia sapori lontani oltre i confini della realtà oggettiva apparente per dar spazio alla lunga attesa di un futuro in divenire. L’artista si è espresso così in merito alla genesi delle sue opere: “Sono fatto per amare e comporre musica. In genere compongo musica partendo dal suono delle tastiere, ma il mio vero strumento è il registratore, o i software di registrazione”, evidenziando inoltre quanto forte sia il potere della musica: “Confido da sempre nel potere evocativo e orfico della musica, nella sua capacità di riconsegnarci a mondi più veri e più giusti, più belli, di quelli in cui di solito viviamo”.